1982 – Giuseppe Appella

Colloquio con Verna, Edizioni della Cometa, Collezione del Millennio, Roma, novembre 1982

Giuseppe Appella – Qualche tempo fa hai scritto che «le parole dei pittori sono quasi sempre giustificazioni». Tu sai bene che la teoria, accanto alla pratica, è propria dei periodi nei quali l’artista respinge la condizione artigiana e per liberalizzare il mestiere cerca un ruolo di intellettuale (Leon Battista Alberti insegna, Kandinsky, Klee e Mondrian confermano). È anche chiaro che la teoria è sì una «giustificazione» (razionale, aggiungo) ma perché vuole farsi compendio di linguistica generale.