2010 – Maurizio Cesarini
Claudio Verna, in Arte Contemporanea, Anno V, n.22, Grottaferrata – Roma, 2010
Claudio Verna fin dai primi anni ’60 imposta il suo lavoro sulle possibilità della percezione,sui sistemi attenzionali che il fruitore deriva dalla determinazione degli elementi formali che l’artista propone.
La pittura si pone come “campo” che assume le trasformazioni sensibilissime del colore e della forma, attraverso una concettualizzazione della pittura stessa che non si pone nell’ordine di una tautologia autoreferenziale, ma che mantiene la sua intrinseca identità pittorica.