Qualche appunto sulla pittura, catalogo personale Galleria Morone, Milano, 1995

(1) Da sempre, l’arte non tollera definizioni. Si annida nelle pieghe più nascoste (delle cose e degli uomini), sa attendere, mimetizzarsi, rispunta da dove mai l’avresti immaginato. Assume forme inaspettate, si allea con la tradizione e per definizione la trasgredisce, è pensiero che si manifesta e fare che diventa pensiero. Può apparire conciliante ed essere rivoluzionaria, si compromette con la realtà e insieme la doppia: ma, sempre, rifiuta la definizione teorica e tantomeno ideologica.