1972 – Gianni Contessi

In catalogo personale, Studio d’arte Eremitani, Padova, 1972

Per Verna, la pittura è anzitutto un procedimento, un vero e proprio metodo di indagine conoscitiva. Così il suo lavo­ro, anziché procedere per paradigmi, conduce una continua, serrata analisi iterativa (del resto, una sua opera del 1969 si intitola proprio «Iterazione ambigua») di alcuni fatti percettivi, uno dei quali — fondamentale — è proprio l’ambiguità, da Verna intesa non in senso gestaltista ma come vera e propria componente esistenziale, e quindi tra­sferibile anche a livello di visione.